quei tifosi speranzosi di (ri)vedere un certo tipo di calcio.
Le pronunciò Conte il giorno della presentazione, e hanno il sapore di pietra tombale sul passato.
"Dal punto di vista tecnico-tattico, cercheremo di fare quelle cose CHE NON SARANNO TANTE, ma dovranno essere mirate per portarci dei benefici".
E già questa avrebbe dovuto far drizzare le antenne, o comunque fare capire "la linea" seguita dal nuovo corso.
qui poi rincara la dose, i dubbi non ci sono più, questo è il Manifesto :
Domanda :
"Baderete più al risultato che al gioco?"
Risposta:
“Non mi piacciono queste etichette. L’obiettivo è entrare nel cuore della gente e dei tifosi. Io l’ho fatto, che sia giochista o risultatista.
Non vado dietro al fumo, sono molto pratico. Le mie squadre hanno vinto con miglior difesa e miglior attacco, o secondo attacco”.
Ecco, in pratica Conte è come se avesse "avvertito" (certi) i tifosi : il suo Napoli sarebbe sicuramente entrato nel cuore dei tifosi a causa di certe caratteristiche ben chiare, non certo a causa del calcio spumeggiante, "bello", super dominante sempre e comunque ecc ecc.